ACQUA OLIGOMINERALE (R.F. tra 51-500 mgL).-----clicca e scopri-----
Residuo Fisso delle Acque Minerali Naturali e Classificazione.
Il residuo fisso dell’acqua è il suo più noto criterio di classificazione, ma non basta a definirne la qualità. Ecco cos’è e come incide sulla salute.
Il residuo fisso dell’acqua (R.F.) è un parametro che indica il contenuto totale di sali minerali disciolti in un litro di acqua dopo sua evaporazione a secco a 180°.
Prima di vedere in che modo differenzia un’acqua dall’altra, è importante chiarire che il residuo fisso non rappresenta da solo un metro per giudicarne la qualità.
Il motivo è semplice: un’acqua minerale non può essere considerata migliore o peggiore di un’altra soltanto perché contiene più o meno minerali.
Partendo dal residuo fisso, la legge pone una prima e fondamentale classificazione delle acque minerali, distinguendole in base alla quantità di sali contenuti.
TROVIAMO COSI' SUL MERCATO:
Acque minimamente mineralizzate: <50 mg/L;
Acque oligominerali: 51 – 500 mg/L;
Acque ricche in sali minerali: >1500 mgl;.
Questa classificazione quantitativa, in vigore dal 1980, ha modificato i limiti di mineralizzazione fra le varie acque minerali, abolendo la categoria delle “mediominerali” presente nella vecchia classificazione di Marotta e Sica del 1929. Il legislatore non ha però tenuto conto delle acque minerali che presentano un residuo fisso compreso tra i valori di 500 mg/L e 1500 mg/L, un intervallo che comprende ben 50 delle oltre 280 acqua minerali attualmente commercializzate in Italia.
In attesa che le autorità competenti colmino questo vuoto, ai fini delle nostre valutazioni parleremo di queste acque definendole “mediominerali”.