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Nitrati nelle Acque Minerali Naturali e Classificazione.
Se presenti in quantità eccessive, i nitrati possono rappresentare un serio pericolo per la sicurezza delle acque, e di seguito specifichiamo perché.

I nitrati (NO3) sono sostanze indesiderate che possono trovarsi nelle acque. Sono l’ultima fase di ossidazione dell’azoto e costituiscono un indice di inquinamento che può essere:
di natura organica, se dovuto alle deiezioni di animali;
di tipo inorganico, se proviene da insediamenti industriali o fertilizzanti agricoli.

All’interno dell’organismo i nitrati vengono ridotti a nitriti (NO2). Questi ultimi, incontrando altre sostanze chimiche come le ammine o gli amminoacidi contenuti negli alimenti, reagiscono formando le nitrosammine, che possono avere azione potenzialmente cancerogena.

Una volta veicolati nel sistema circolatorio, i nitrati possono causare un aumento anomalo di metaemoglobina (metaemoglobinemia) che può compromettere l’apporto di ossigeno ai tessuti, mettendo in pericolo soprattutto i bambini. Si parla in questo caso di “blue-baby”, o sindrome del bambino cianotico, che può colpire i neonati alimentati con latte artificiale preparato con acqua con elevati valori di nitrati.

L’OMS, la Legislazione Europea e quella Italiana raccomandano, a tutela della salute dei bambini, l’uso di acque con valori di nitrati inferiori a 10 milligrammi per litro.

Per non creare eccessivi allarmismi, ricordiamo tuttavia le concentrazioni massime di nitrati consentite dalla legge, vale a dire quella concentrazione al di sopra della quale l’acqua non è più considerata potabile, è di:
45 milligrammi per litro per le acque minerali;
50 milligrammi per litro per le acque di acquedotto.

Visto però che nel costo della bottiglia di acqua minerale paghiamo anche i nitrati che in essa sono contenuti, è sempre meglio scegliere acque con bassi valori di questo elemento, in particolare quando si sceglie un’acqua minerale per bambini.

Per conoscere tutte le acque italiane prive di nitrati, o con valori inferiori ai 10 milligrammi per litro, si può consultare il database delle acque italiane, basta spuntare la casella “nitrati” e avviare la ricerca.