IGA (Italian Grape Ale).-----clicca e scopri-----
La IGA è una birra ad alta fermentazionea, la cui peculiarità risiede nell'aggiunta di uva, sia come frutto al naturale o vinacciao sia come mosto, in forma di mosto muto, cotto o fermentato. Tale aggiunta può avvenire in diverse fasi del processo di produzione della birra, solitamente durante la bollitura, la fermentazione o il condizionamento. Il contenuto di mosto d'uva può raggiungere anche il 40% della miscela. Il tasso alcolico è molto variabile, andando dal 4% fino al 10%. Solitamente piuttosto rinfrescante, questa birra può rivelare un profilo sensoriale anche molto complesso, secondo il tipo di uve addizionate. Visivamente può presentarsi in molte forme, con un colorito che va dal giallo dorato fino al marrone scuro e una schiuma piuttosto fine (dovuta alla carbonazione vivace) variabile fra il bianco e il rossiccio. Colorazioni tendenti al rosso rubino sono piuttosto tipiche con l'impiego di uve rosse. Sia all'analisi olfattiva che gustativa il contributo delle uve è evidente, introducendo sentori e sapori fruttati quali pesca e albicocca (per le uve bianche) o ciliegia e fragola (per le uve rosse). In aggiunta, i luppoli tipicamente utilizzati così come l'invecchiamento in botte possono conferire sentori o sapori terrosi, senza però sovrastare la componente fruttata. Il corpo leggero/rotondo e una frizzantezza decisa rendono la IGA molto beverina, specie quando è presente una nota acida in chiusura.
"ITALIAN GRAPE ALE (IGA)" una denominazione che proviamo a descrivere così:
Aspetto: il colore può variare da dorato a marrone scuro. Colori rosso o rubino derivano generalmente dall’uso di varietà di uve a bacca rossa. La schiuma è da bianca ad arrossata con generalmente una bassa persistenza. La trasparenza è generalmente buona ma può essere influenzata dall’uso dell’uva.
Aroma: le caratteristiche aromatiche di una particolare uva deve poter essere identificata ma non deve soverchiare gli altri aromi. Le caratteristiche di uva/vino dovrebbero essere piacevoli e non dovrebbero presentare difetti come l’ossidazione. Il carattere del malto è generalmente in secondo piano, mentre l’aroma del luppolo può variare da medio-basso ad assente. Alcuni esempi possono presentare un moderato carattere “selvaggio” descritto come aia, terroso, capra ma non deve essere intenso come nelle lambic o lambic alla frutta. No diacetile.
Sapore: molte interpretazioni sono possibili. Come per l’aroma, un carattere di uva (mosto o vinoso) può essere presente ma l’intensità può variare da lieve a media. Le varietà d’uva possono contribuire in modo differente al profilo aromatico: in generale con sapori di frutta tropicale o frutta a nocciolo (pesca, albicocca, ananas) derivati da uve a bacca bianca o frutti rossi (ciliegia, fragola) da uve a bacca rossa. Comuni sono anche altri sapori fruttati di origine fermentativa. Possono essere usate differenti tipologie di malto, ma dovrebbero essere bilanciate e di contorno, non prominenti e soverchiare la birra base. Caratteri torrefatti e/o di forte cioccolato sono inappropriati. Alcune note acide sono comuni e possono aiutare la beverinità, ma non dovrebbero essere prominenti come nelle Flemish ale / lambic. Sapori di legno di quercia, con note di aia, terrose, capra derivanti dalla maturazione in botte possono essere presenti ma non devono essere predominanti. Amaro e sapori di luppolo sono generalmente bassi. Diacetile da molto basso ad assente.
Sensazione al palato: la carbonazione medio-alta favorisce la percezione degli aromi. Il corpo è generalmente da basso a medio e un po’ di acidità può contribuire ad aumentare la percezione di secchezza. Esempi più forti possono presentare sensazioni di calore, senza essere eccessive o con percezione di solvente.
Storia: prodotta da molti birrifici artigianali italiani negli scorsi anni, rappresenta un anello di congiunzione tra birra e vino, favorita dall’ampia disponibilità locale di parecchie varietà d’uva lungo tutto il paese. Possono essere espressione del territorio, biodiversità e creatività del birraio. Normalmente considerata come una specialità tra le referenze del birrificio.
Commenti: ale itaiana talvolta rinfrescante, talvolta più complessa caratterizzata da differenti varietà d’uva.
Ingredienti: malti base pils o pale con alcune aggiunte (se presenti) di malti speciali. Il contenuto di uva può rappresentare sino al 40% dei fermentabili. Uve o mosti (talvolta bolliti per lungo periodo prima dell’utilizzo) possono essere usati in diverse fasi: bollitura, fermentazione primaria o secondaria, maturazione. Lieviti ale o da vino mostrano un carattere neutro (più comunemente) o un profilo fruttato (con ceppi inglesi o belgi). Una ampia varietà di luppoli può essere usata in bassa quantità, in modo da non caratterizzare eccessivamente la birra.
Caratteristiche generali:
O.G. : 1.043-1.090
F.G. : 1.007-1.015
IBU : 10-30
SRM : 5-30
ABV : 4,8%%-10,0%