Birrificio - Brasserie Dupont
BIRRIFICIO - BRASSERIE DUPONT
La Brasserie Dupont, birrificio familiare ed indipendente specializzato nella produzione di birre ad alta fermentazione e rifermentate in bottiglia, è indubbiamente parte fondante della storia della birra belga.
Ci troviamo nella frazione del Comune belga di Leuze-en- Hainaut, chiamata Tourpes, situata nella Regione Vallone, Provincia dell'Hainaut. La brasserie risiede su un terreno agricolo in passato di proprietà dell’Abbazia benedettina di Gembloux, in edifici, ancora oggi utilizzati, che annoveravano una vecchia fattoria / birreria, chiamata Rimaux-De Ridder e risalente al 1759. Qui già dal 1844, Aldophe e Julia De Ridder (fratello e sorella), producevano birre in stile Saison e al miele. Il birrificio a conduzione familiare prosperò sino alla Prima Guerra Mondiale quando i Tedeschi confiscarono le attrezzature in rame per farne munizioni. Terminate le ostilità, Alfred Dupont assieme alla moglie Marie-Thérèse, il 6 aprile del 1920 acquistarono la tenuta regalandola al figlio Louis nel tentativo di dissuaderlo dall’immigrare in Canada, com’era invece nei suoi progetti.
Ingegnere agricolo di professione, Luis s’innamorò dell'arte brassicola appresa da Francois Rimaux che si trattenne nel birrificio per altri sei mesi dopo la sua acquisizione da parte della famiglia Dupont. Louis portò avanti la produzione fino al 1945 quando, non avendo figli, consegnò l’azienda a sua nipote Sylva Rosier, ingegnere birraio, titolo conseguito alla prestigiosa Università di Gand, che ammodernò il birrificio, sperimentò nuove tecniche di produzione ed ampliò il parco birre. Il dinamismo e la conoscenza tecnica di Sylva consenti la produzione della "Redor Pilsner" che affiancò lo stile Saison e contribui a garantire la sopravvivenza dell’azienda in quanto nel dopoguerra le Pilsner divennero abbastanza richieste e pochi birrifici seppero soddisfare questa domanda.
Dal 1982, sotto la guida di Claude e Marc, figli di Sylva, il birrificio continuò a crescere: Claude sviluppò la rifermentazione in bottiglia e fece costruire un laboratorio di analisi chiamato “Rola” operativo anche per birrifici esterni, mentre Marc è stato riconosciuto, nel 1990, come pioniere delle birre biologiche e da questo momento parte della produzione porta il marchio Biogarantie®, che assicura la provenienza biologica certificata degli ingredienti impiegati. Il 1992 rappresenta l’inizio dell’esportazioni regolari che oggigiorno rappresentano più del 40% della produzione in 40 paesi differenti e nel 1995, parallelamente alle attività del birrificio, è stato realizzato un caseificio che realizza diversi tipi di formaggi e prodotti culinari tipici.
Nel 2002 è la volta dell’attuale direttore, anch’esso ingegnere birraio, Oliver Dedeycker: costui rappresenta la quarta generazione di questa famiglia di birrai. Prima di dedicarsi all’attività dei propri consanguinei, Olivier ha studiato all'Università Louvain-la-Neuve per cinque anni nel programma di ingegneria della chimica alimentare e due anni ingegneria della birra. Dopo gli studi, ha iniziato a lavorare all'Università per un programma di ricerca per poi approdare nel 1990 a Dupont. Sotto la sua amministrazione, per soddisfare la crescente domanda, sono stati attuati notevoli investimenti in tecnologia, nella logistica e nell’ampliamento dei locali di produzione, coniugati sempre al rispetto per la tradizione brassicola regionale.
Il birrificio ha subito un continuo ed accurato lifting con l'aggiunta di una nuova sala di cottura con un impianto da 100 hl e caldaie in rame, fermentatori, serbatoi in acciaio inossidabile, magazzini, un negozio ed un’area degustazione. Viene, inoltre, allestito un laboratorio interno per il controllo della qualità, una nuova linea di imbottigliamento, un’area per la fermentazione e la maturazione, un nuovo edificio per la rifermentazione e lo stoccaggio con ambienti riscaldati a pavimento per garantire un’eccellente rifermentazione in bottiglia e nuovi dispositivi che consentono un notevole risparmio energetico. Per molto tempo Dupont è rimasto un birrificio regionale di medie dimensioni ma negli ultimi venti anni il mercato è cresciuto notevolmente: sotto la guida di Oliver, l’azienda ha quasi quadruplicato la produzione. Dupont, che appartiene alle icone brassicole belghe, non è mai stata schiava delle ultime mode; questa dedizione senza compromessi gli è valsa una notevole credibilità e rispetto nell’ambiente birrario.
Le birre prodotte, si parla di circa 30000 hl/anno, seguono due linee caratteristiche: la prima è quella delle birre tradizionali che riproducono fedelmente gli stili tipici della Vallonia come ad esempio le Saison (nel 1930 viene realizzata quella che verrà considerata la madre di tutte le Saison, la Saison Dupont tuttora fiore all’occhiello di questo birrificio); la seconda è quella delle birre biologiche.
Neanche a sottolinearlo, hanno ricevuto numerosissimi premi internazionali (nel 2005 la Saison Dupont è stata definita “La migliore birra del mondo” dal famoso magazine mensile statunitense “Men’s Journal”) e la brewery è stata inserita, nel 1997 al “World Beer Championship” di Chicago, nella lista dei migliori 10 produttori di birra. La brasserie potrebbe quasi essere definita una “fabbrica di campagna” in quanto i locali destinati alla produzione sono siti all’interno di una fattoria di piccole dimensioni, tuttora operante e dedita ad agricoltura ecosostenibile di proprietà dell’omonima famiglia che da secoli si è prodigata nel coniugare il rispetto per la tradizione brassicola regionale impiegando le migliori materie prime, con l’innovazione tecnologica.Il sito produttivo si sviluppa su di un'area di 1300 metri quadrati con sala cottura da 20 ettolitri, cantina composta da 5Il birrificio ha subito un continuo ed accurato lifting con l'aggiunta di una nuova sala di cottura con un impianto da 100 hl e caldaie in rame, fermentatori, serbatoi in acciaio inossidabile, magazzini, un negozio ed un’area degustazione. Viene, inoltre, allestito un laboratorio interno per il controllo della qualità, una nuova linea di imbottigliamento, un’area per la fermentazione e la maturazione, un nuovo edificio per la rifermentazione e lo stoccaggio con ambienti riscaldati a pavimento per garantire un’eccellente rifermentazione in bottiglia e nuovi dispositivi che consentono un notevole risparmio energetico. Per molto tempo Dupont è rimasto un birrificio regionale di medie dimensioni ma negli ultimi venti anni il mercato è cresciuto notevolmente: sotto la guida di Oliver, l’azienda ha quasi quadruplicato la produzione. Dupont, che appartiene alle icone brassicole belghe, non è mai stata schiava delle ultime mode; questa dedizione senza compromessi gli è valsa una notevole credibilità e rispetto nell’ambiente birrario.
Le birre prodotte, si parla di circa 30000 hl/anno, seguono due linee caratteristiche: la prima è quella delle birre tradizionali che riproducono fedelmente gli stili tipici della Vallonia come ad esempio le Saison (nel 1930 viene realizzata quella che verrà considerata la madre di tutte le Saison, la Saison Dupont tuttora fiore all’occhiello di questo birrificio); la seconda è quella delle birre biologiche.Una antica fattoria disclocata nella verde campagna dell'Hainout (provincia francofona della Vallonia, nel sud del Belgio) nel 1844 si trasformo in birrificio agricolo "Rimaux-Derrider" e si specializzò nella produzione di birra al miele e birra di tipo Saison (birra prodotta in inverno per essere consumata nei campi in estate).
Nel 1920, Alfred Dupont padre dell'agronomo Louis Dupont acquistò questo birrificio agricolo e lo donò al figlio con lo scopo di dissuaderlo dall'acquisto di una fattoria in Canada che avrebbe determinato un allontanamento dei due.
L'investimento sostenuto dal padre spinse quindi Louis a replicare la ricetta base della Saison (oggi conosciuta come Saison Dupont) fino al 1945 quando il birrificio passa in nuove mani. La nipote di Louis, Sylva Rosier ingegnere birraio conosciuta in Belgio e all'estero che nel 1942 aveva lasciato Aalst per stabilirsi a Tourpes e lavorare con suo zio diventa di fatto la nuova proprietaria.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale le birre Pilsner divennero molto apprezzate in Belgio e tanti piccoli birrifici scomparvero perché non riuscivano a soddisfare questa domanda. Il dinamismo e la conoscenza tecnica di Sylva consentirono invece la produzione della "Redor Pilsner" e garantirono pertanto la sopravvivenza della Brasserie Dupont.
Dei suoi figli, Claude, Marc e Ghislaine, due sono coinvolti nell'attività. Claude con la quale ha sviluppato il laboratorio “Rola” che fornisce analisi del birrificio e maltature per Tourpes ma anche per molte aziende esterne; Marc collabora con suo padre durante lo sviluppo di alcuni progetti che lo porteranno nel 1990 ad essere considerato come pioniere belga delle birre biologiche* con Moinette Biologique* e Saison Biologique*.
Durante gli anni '90 e l'inizio degli anni 2000, la gamma ha continuato ad ampliarsi con la Birra al miele* biologica, la Biolégère* e la Blanche du Hainaut* biologica. Oggi sono i figli e i nipoti di Sylva Rosier a possedere la Brasserie Dupont. Olivier Dedeycker nipote di Sylva e figlio di Ghislaine, entrato in azienda nel 1990 come ingegnere della birra, dal 2002 ha sostituito lo zio Marc alla guida del birrificio e rappresenta quindi la quarta generazione di questa famiglia di birrai.
Per molti anni le vendite del birrificio erano destinate ad un consumo locale, con una produzione di circa 4.000 hl fino al 1986, l'anno della birra in Belgio, che ha permesso a molti consumatori di scoprire i nostri prodotti. L'esportazione regolare delle nostre birre è iniziata realmente nel 1992 e dal 2003 la produzione si è evoluta notevolmente e ha superato i 30.000 hl nel 2019. Per sostenere questa crescita, sono stati sostenuti regolari ed ingenti investimenti per ampliare i locali di produzione ed acquistare ulteriori attrezzature, senza però stravolgere la filosofia ed i processi produttivi tradizionali e legati alla storia del birrificio.


