MEZCAL.-----clicca e scopri-----
Il mezcal è un distillato messicano ottenuto dalla pianta dell'agave.
STORIA.
Il mescal è prevalentemente prodotto e diffuso nello stato messicano di Oaxaca, in particolar modo nei distretti di Sola de Vega, Miahuatlán, Yautepec, Santiago Matatlán, Ocotlán, Ejutla e Zimatlán, che costituiscono le regioni per la denominazione di origine protetta del prodotto, registrato il 19 marzo del 1995 presso l'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale di Ginevra. Esistono differenti specie di agave, tra cui l'Agave angustifolia e l'Agave salmiana, ad ognuna di esse è associata una particolare varietà di mescal.
PRODUZIONE.
Il mescal, a differenza della più conosciuta tequila, si produce solo con la parte centrale dell'agave conosciuta come espadin. Quando la pianta raggiunge i 6/8 anni di vita, si raccoglie e si tagliano tutte le foglie, lasciando solo il cuore, che viene chiamato piña per il suo aspetto e che viene cotto in speciali forni interrati. Dopo la cottura viene triturato e lasciato macerare da 14 a 30 giorni. Segue la distillazione in piccoli alambicchi discontinui, che può durare a lungo ed essere svolta due volte.
Il distillato viene quindi lasciato riposare in grandi botti di legno per un periodo che va dai 2 mesi ai 7 anni. Durante questo tempo acquisisce un colore dorato e via via più scuro.
L'invecchiamento determina una classificazione di tre distinte denominazioni:
Añejo – per almeno un anno, in botti di non più di 200 litri;
Reposado – per un periodo da due mesi a un anno;
Blanco – chiaro, conservato meno di due mesi.
Per aromatizzare un certo tipo di mezcal viene depositata all'interno delle bottiglie una larva d'insetto. Viene comunemente definito verme, ma è in realtà la larva di un coleottero, il Scyphophorus acupunctatus, oppure si utilizzano larve della Comadia redtenbacheri, detta comunemente gusano rojo; più pregiata della prima, e vera piaga per l'agave e la manioca in America.
DEGUSTAZIONE.
Il mezcal sta al Messico come i malt d'Islay stanno alla Scozia: l'espressione di un territorio e di un modo di produrre ben specifico. Tutti e due offrono così un carattere naturalmente affumicato, che li accomuna in materia di degustazione. Una degustazione che, per quanto concerne il mezcal, tende peraltro a democratizzarsi, grazie all'ispirazione e al talento creativo di numerosi mixologist.
In ragione delle differenti varietà di agave utilizzate e di un sistema di produzione ancora largamente tradizionale, i mezcal offrono un ventaglio di aromi e di sapori prodigioso. Al di là del carattere unico di ogni mezcal, l'invecchiamento in fusti di rovere è giunto ad elargire e ad arricchire la tavolozza aromatica di questa acquavite.
Che sia “blanco” oppure “añejo”, un mezcal si assapora puro, a temperatura ambiente per le versioni invecchiate, o leggermente fresco per le versioni “blanco”. Un bicchiere a “tulipano” è adatto alla degustazione di tequila e di mezcal, ma i bicchieri di tipo INAO restano appropriati.

