

UNTAPPD_Tappi 3*** (max 5)
PILSNER_Artigianale Italiana (KellerPils)
IT_EastSide Brewing
FERMENTAZ._Controllata in Alta
PRODUZIONE_Artigiananle
°ALC_Medio (4,7°_5,9° Alc.)
VISTA_Dorata Vel. (10_16 EBC)
PROFUMO_Erbaceo
GUSTO_Equilibrato
NAZIONE_IT_Italia
REGIONE_IT_Lazio
EAST SIDE BREWING - Sempre Visa
Descrizione: Birra a bassa fermentazione. Non pastorizzata, non filtrata, rifermentata e affinata in fusto.
Aspetto Visivo: Di colore dorato la Sempre Visa forma un cappello di schiuma bianchissima, fina compatta e cremosa dalla ottima persistenza.
Sentori Olfattivi: L’ aroma è fine e pulito, leggermente erbaceo con dei sentori fruttati e floreali.
Corpo e Gusto: In bocca è secca e pulita, il primo impatto è quello con sentori di crosta di pane, crackers e miele seguiti dalla componente luppolata. Mirabile l’equilibrio tra la parte erbacea e quella floreale. L’amaro è sostenuto ma non invadente. Il corpo è medio leggero e la carbonazione media.
Abbinamenti Consigliati: Consigliamo di abbinare la Sempre Visa con insalate, carni bianche, piatti di pesce e formaggi freschi.
CARATTERISTICHE
Stile: Italian KellerPils
Grado Alcolico: 5,2°
EBC: 12°
IBU: 32°
Note Aggiuntive:
Formati Disponibili: Bottiglia cl 33 OW - Lattina cl 44 - Fusto lt 20/30 KeyKeg Unikeg
MATERIE PRIME (Coltivazione ed Eventuale Trasformazione) ACQUA: |
MALTAGGIO CEREALI E MACINATURA GERMINAZIONE DELL'ORZO: |
AMMOSTAMENTO (MASH), SEPARAZIONE E LAVAGGIO TREBBIE (SPARGING) METODO AMMOSTAMENTO: |
BOLLITURA DEL MOSTO E LUPPOLATURA TIPO BOLLITURA: |
WHIRLPOOL, RAFFREDDAMENTO DEL MOSTO E FERMENTAZIONE WHIRLPOOL: |
| MATURAZIONE BIRRA VERDE CONTENITORE: |
FILTRATURA E PASTORIZZAZIONE FILTRATURA: |
CONFEZIONAMENTO BOTTIGLIA: |
![]() | ASPETTO VISIVO COLORE: |
![]() | SENSAZIONI OLFATTIVE NOTE INIZIALI: |
![]() | SENSAZIONI GUSTATIVE E PALATALI GUSTO PREDOMINANTE: |
![]() | MOMENTO DI CONSUMO PRIMO MATTINO: |
![]() | COME SERVIRE BICCHIERE: |
![]() | ABBINAMENTI CON PIETANZE PRIMO MATTINO:
|
Guida | Punteggio | Media - V. | Citazione | |
---|---|---|---|---|
BeerAdvocate | / 100 | /5 - | ||
![]() | Rate Beer | 78 Tot./89 Stile | 3,62/5 - 42 rat. | |
![]() | Untappd | 3,6/5 - 422 rat. | ||
![]() | Birra dell'Anno | Med. / Categ. | Anno | |
![]() | Birra dell'Anno | Med. / Categ. | Anno | |
![]() | Slow Food | ? | Anno | |
![]() | Slow Food | ? | Anno |
BIRRIFICIO EASTSIDE BREWING - "Artigianale".
East Side è un birrificio artigianale situato nella città di Latina.
Il progetto prende vita come Eastside Brewing nel 2013 grazie alla passione di Luciano e all’intuito di Alessio che da subito crede nelle potenzialità dell’amico Birraio.
Di lì a breve il team si completerà con altri tre soci: Tommaso, Fabio e Cristiano.
Il loro percorso nel mondo della birra artigianale parte dalla creazione di una brew firm interfacciata con un birraio di esperienza comprovata. La bontà del progetto e della loro "visione della birra" è da subito apprezzata in vari ed importanti eventi birrari e pertanto la domanda dei loro prodotti cresce in breve tempo. A fine 2014 decidono di fare il "grande salto" e dopo pochi mesi di fatto nasce il Birrificio EastSide Brewing.
Il cammino del birrificio è frutto di una lunga serie di esperienze e sperimentazioni che nel tempo hanno portato i fondatori ad amare e creare birre dalla forte connotazione aromatica. L’amore per la tradizione unito alla voglia di sperimentare nuovi ingredienti e tecniche di produzione, ma soprattutto la ferma volontà di essere originali, è evidente in tutte le loro ricette.
Diffondere la conoscenza e l’amore per la birra artigianale nel nostro Paese, da sempre considerato esclusivamente come la nazione del vino, diventa la loro "missione". Produrre con standard qualitativi sempre più elevati e riuscire nell'intento di ottenere il giusto posizionamento della birra nel panorama enogastronomico Italiano, diventa una priorità assoluta e basilare della loro "filosofia produttiva".
Il loro lavoro prevede l’utilizzo di materie prime selezionate, il monitoraggio del processo produttivo ed il meticoloso rispetto dei tempi tecnici di fermentazione e di maturazione. Dedicano estrema attenzione a tutte le fasi di lavorazione ed ai minimi particolari, perché sono convinti che tutto ciò farà distinguere le loro birre dalla massa delle nuove proposte.
La loro produzione è composta da varie tipologie di birre. Prediligono le birre di stampo U.S.A. ad alto impatto aromatico, ma sono anche saldamente legati alle tradizioni brassicole del Belgio e delle Isole Britanniche. Fondamentalmente non accusano preoccupazioni nel cimentarsi in produzioni di qualsiasi stile birrario, pertanto tra le fila delle loro birre troverete proposte che vanno dalle Sour Ale alla frutta più profumate alle Strong Ale di nicchia prodotte da pochissimi birrifici nazionali, passando per le Imperial Stout più estreme. Il loro limite è solo la fantasia…
EastSide Brewing è stato selezionato tra le Eccellenze nella Guida alle birre d’Italia 2021 di Slow Food.
Il sito produttivo si sviluppa su di un'area di ... metri quadrati con sala cottura da ... ettolitri, cantina composta da ... fermentatori da ... ettolitri più uno da ... e linea d’imbottigliamento ..... Altre modernissime attrezzature sono a corredo del birrificio e vengono utilizzate per tenere sotto controllo le varie fasi del processo produttivo col fine di garantire un'elevata costanza qualitativa.
ATTENZIONE:
Prodotto disponibile per la Vendita in Sede e per spedizioni verso:
Regione Campania, Basilicata, Puglia.
MODALITA' E COSTO SPEDIZIONE:
PILS - ITALIAN - ITALIAN KELLERPILS .-----clicca e scopri-----
Inutile nascondersi, se usi il termine “birra” tutti pensano alla Pils. Dorata, col suo cappello di schiuma e quel tocco di amaro che spesso divide il pubblico.
Si può considerare uno dei primi stili “moderni” ed oggi è arrivata ad occupare circa il 75% del mercato. Una birra “base” che fa della qualità dei quattro ingredienti classici che la compongono la propria forza. Sì, perché se dici acqua ci vuole quella “dolce” tipica di Plzen in repubblica Ceca. Se dici malto intendi solo quello locale della Moravia. E anche il mitico Saaz sempre dalle campagne lì attorno arriva.
Solo il lievito usato da Joseph Groll (birraio bavarese, che ha creato la Pils) pare sia stato fornito dal birraio stesso. Ecco perché Repubblica Ceca e Germania si contendono la paternità dello stile, anche se oggi le parole Bohemian e German indicano due sottocategorie diverse e ben definite, con le loro differenze e particolarità.
Ma andiamo per ordine… Era il 1842 nella cittadina di Plzen e la pessima qualità della birra locale diede il via addirittura ad una rivolta. In segno di protesta vengono riversati nella piazza principale del paese svariati fusti di birra. L’associazione dei birrai locali decide così di correre ai ripari e si arriva ad individuare in Joseph Groll il birraio che diventerà tra i più iconici della storia brassicola europea. (anche se dopo questa grande intuizione finì dimenticato piuttosto in fretta). Il successo è immediato quando sbalorditivo. Mai si era vista una birra così limpida e dal profilo aromatico netto e pulito. In più con l’avvento dei bicchieri di vetro e non più di ceramica era il prodotto perfetto da mettere in boccali trasparenti.
Lo stile sbarca subito nella vicina Germania e in tutta l’Europa e, seppur con le proprie varianti, diventerà popolarissimo. Questo grande successo però farà sì che l’industria si appropri e faccia suo lo stile, modificandolo gradatamente fino a renderlo un prodotto molto lontano da quello che dovrebbe essere ed era. Col passare del tempo è stato completamente stravolto, appiattito, svilito. Stile che negli USA si è poi trasformato in “light beer” peggiorandone ancor di più qualità e reputazione, con “consigli” sul servizio agli antipodi di ogni sensata regola.
Addirittura, la Pils come la Helles, in un passato molto recente è stata perfino snobbata da certi promotori di birra artigianale che anzicchè attirare l'attenzione dei produttori craft verso questo stile e magari invogliarli a praticare produzioni originali, si ostinavano a reputarla appartenente alla sola filosofia produttiva industriale e pertanto la consideravano come il prodotto del nemico.
Per fortuna oggi il trend sta cambiando e molti microbirrifici si cimentano in questo stile che facile non è. Delicato e leggero ma al tempo stesso deciso e con una sua identità, tutt’altro che banale, che non lascia margine di errore al birraio. Sono state rivisitate in una chiave più moderna, molti birrifici ne propongono una loro versione ed i birrai Italiani sono considerati quali veri innovatori dello stile per essere stati i primi ad utilizzare la tecnica del Dry Hopping o del Late Hopping, con luppoli provenienti della Repubblica Ceca e dalla Germania (anche nuove specialità da aroma), in produzione.
Certo, il mondo craft offre prodotti molto più complessi come le profumatissime IPA, le aspre Gueuze, le possenti Imperial Stout ecc ecc…, ma spesso riscoprire la semplicità di una birra fresca e buona da bere al bancone è bello e appagante. Sì, perché cos’altro serve?
Ma adesso parliamo della versione prodotta e consumata nel nostro paese.
Non sono in pochi a pensare che alcune delle migliori intepretazioni al mondo, sia in chiave classica che moderna, dello stile pils siano prodotte in Italia. Eppure questa opinione diffusa non ha ancora convinto i giudici delle competizioni internazionali a riconoscere e catalogare gli ottimi prodotti dei birrai nostrani nel sottostile Pils Italian Style.
In verità, nel 2010 alcuni deguststori e docenti della fu ADB erano in procinto di inoltrare al BJCP la formale domanda per la definizione della Italian Pils: si avvalsero della consulenza di un giudice BJCP di grande esperienza internazionale come Derek Walsh, individuarono nel dry hopping il tratto distintivo che differenziava le produzioni italiane e stesero un elenco di esempi concreti per individuare lo standard dello stile. Alcune eccellenti birre che ancora oggi possiamo degustare furono indicate, ma putroppo una variazione troppo ampia di O.G., grado alcolico, e unità d'Amaro (IBU) risultò non in linea con i parametri produttivi molto precisi delle Pils e ciò determinoò la rinuncia alla richiesta formale. Questo episodio testimonia quindi che l’estrema creatività dei birrari, che è spesso una delizia per i palati che godono delle loro produzioni, può diventare una croce quando si tratta di incasellare le birre in categorie definite in modo rigido e con ben precisi vincoli produttivi od organolettici.
Comunque, anche se le Italian Pils non sono state ancora riconosciute dai giudici come uno stile a sè, noi nel nostro sito tendiamo a considerarle come già tali e pertanto nella sezione dedicata potote trovare degli ottimi esempi dello stesso.
"PILS - ITALIAN - ITALIAN KELLERPILS" una denominazione che proviamo a descrivere così:
Aspetto: Da oro chiaro ad oro medio, da limpida a leggermente opaca, con una cremosa e densa schiuma.
Aroma: Aroma di malto da leggero a medio, floreale leggero, ed un bouquet che arriva principalmente dai luppoli utilizzati spesso con la tecnica del dry hopping ma anche con la late hopping.
Sapore: Gusto leggermente maltato abbinato con una pronunciata, leggera, amarezza tendente al floreale ed a volte al fruttato. L'amaro è sensibile ma delicato è mai aspro.
Sensazione al palato: Corpo medio, carbonatazione media.
Storia:
Commenti: Al momento facciamo rientrare in questo stile solo le birre prodotte con l'utilizzo di luppoli di provenienza Ceca o Tedesca ma ci piacerebbe poter parlare di eventuali produzioni che hanno utilizzato solo luppolo da filiera Italiana.
Ingredienti:
Caratteristiche generali:
O.G. :
F.G. :
IBU :
SRM :
ABV :
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