


RATEBEER_Pt. 90+
PILSNER_German
DE_Brauerei Aying
FERMENTAZ._Controllata in Bassa
PRODUZIONE_Privat Brauerei
°ALC_Medio (4,7°_5,9° Alc.)
VISTA_Dorata Bril. (10_16 EBC)
PROFUMO_Mielato
GUSTO_Equilibrato
NAZIONE_DE_Germania
REGIONE_DE_Baviera
AYINGER - Bairish Pils
I birrai bavaresi sono maestri nel loro mestiere da secoli e quindi producono anche ottime birre pils.
Infatti, la storia birraria ci dice che fu proprio un mastro birraio bavarese, Joseph Groll, che nel 1842 chiamato a correggere gli evidenti difetti delle birre prodotte all'epoca nella città boema di Pilsen praticamente finì col brassare la prima famosa birra Pils.
L’Ayinger Bairisch Pils è elegante, snella e frizzante con un marcato sentore di luppolo pregiato proveniente dalla vicina regione della Hallertau, è fermentata in "Bassa" e pertanto sottile al primo sorso, ma anche delicata e persistente nel corpo.
CARATTERISTICHE
Stile: Bairish Pils
Grado Alcolico: 5,30°
EBC: 10°
IBU: 30°
Note Aggiuntive:
Formati Disponibili: Bottiglia cl 33 OW - Fusto lt 30 KeyKeg.
| MATERIE PRIME (Coltivazione ed Eventuale Trasformazione) ACQUA: |
| MALTAGGIO CEREALI E MACINATURA GERMINAZIONE DELL'ORZO: |
| AMMOSTAMENTO (MASH), SEPARAZIONE E LAVAGGIO TREBBIE (SPARGING) METODO AMMOSTAMENTO: |
| BOLLITURA DEL MOSTO E LUPPOLATURA TIPO BOLLITURA: |
| WHIRLPOOL, RAFFREDDAMENTO DEL MOSTO E FERMENTAZIONE WHIRLPOOL: |
| MATURAZIONE BIRRA VERDE CONTENITORE: |
| FILTRATURA E PASTORIZZAZIONE FILTRATURA: |
| CONFEZIONAMENTO BOTTIGLIA: |
ASPETTO VISIVO COLORE: |
SENSAZIONI OLFATTIVE NOTE INIZIALIE: |
SENSAZIONI GUSTATIVE E PALATALI GUSTO PREDOMINANTE: |
![]() | MOMENTO DI CONSUMO PRIMO MATTINO: |
COME SERVIRE BICCHIERE: |
ABBINAMENTI CON PIETANZE PRIMO MATTINO: |

Guida | Punteggio | Media - V. | Citazione | |
|---|---|---|---|---|
BeerAdvocate | 91 / 100 | 4,09/5 - 303 | ||
Rate Beer | 65 Tot./95 Stile | 3,40/5 - 366 | ||
Untappd | 3,56/5 - 35.120 |
BIRRIFICIO AYINGER - "Privat Brauerei".
Nel 1878 Johann Liebhard, che due anni prima aveva ereditato da suo padre Peter un’azienda agricola, una macelleria e una locanda ben avviata, considerando la grande richiesta di birra che procuravano le proprie attività decise di aprire un birrificio nel suo paese, Aying, a pochi chilometri da Monaco di Baviera ed avviare la produzione di birra a marchio Ayinger.
Nel 1910 alla sua morte, subentrò nella conduzione dell’azienda la figlia Maria, insieme al marito, August Zehentmair. Superate le difficoltà che accompagnarono e seguirono il primo conflitto mondiale (August fù arrualato e tornò solo a conflitto concluso), nel 1923 i coniugi Zehentmair costruiscono la nuova locanda (quella vecchia era stata rasa al suolo) ed avviano una serie di miglioramenti tecnologici al birrificio. Grazie a questi investimenti (tra cui anche l'acquisto di un camion che consentiva di trasportare la birra in tempi più rapidi dei normali trasporti con carro trainato da cavalli) fu possibile aumentare la produzione fino a 16.000 hl.
Nel 1936 August morì improvvisamente all'età di 56 anni e quindi toccò alla figlia primogenita Maria Kreszenz e suo marito Franz Inselkammer di guidare l'azienda negli anni della seconda guerra mondiale. Fortunatamente il birrificio esce illeso dal conflitto e la ripresa delle produzioni riprende subito a guerra finita.
Nel 1953 Franz Inselkammer acquista una proprietà a Monaco di fronte al locale HofBrauhaus e diventa è il primo birrificio non monacense a servire la sua birra nel cuore della città.
Nel 1957 grossi investimenti coinvolgono il birrificio. Una nuova sala cottura con tini automatizzati idraulicamente (primo esempio nel mondo all'epoca), una malteria, nuovi tini di fermentazione e maturazione ed un impiato di confezionamento furono sistemati nel birrificio.
Nel 1963 Franz Inselkammer II entra in azienda dopo aver completato una approfondita formazione da mastro-birraio a Weihenstephan e ciò determina una ulteriore crescita dei volumi che arrivano nel 1978 al picco massimo di 160.000 hl posizionando al 50° posto (a volumi prodotti) il birrificio tra i quasi 1.000 esistenti in Baviera all'epoca.
L'idea di avere un approvvigionamento idrico naturale, indipendente e con caratteristiche consone alle birre in produzione, porta Franz ad effettuare una perforazione del suolo nei pressi del birrificio. Trovata l'acqua i risultati delle analisi non lo convincono e pertanto drasticamente decide di spostare tutto in altro luogo.
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Nel 1999 Franz Inselkammer II finalmente vede concretizzato il sogno di una vita. Inaugura il modernissimo stabilimento con struttura in legno ed enormi pareti vetrate (prestando già allora grandissima attenzione all’impatto ambientale) dove ha trovato la fonte d'acqua naturale con le caratteristiche ricercate. Questo fatto costituisce una sua chiara manifestazione di intenti produttivi, rivolta praticamente a ricercare il massimo della qualità delle materie prime e trasformarle in eccellenze degli stili classici del territorio osservando alla lettera le regole del Reinheitsgebot.
Le sue birre riscuotono unanimi e numerosi riconiscimenti sia in patria (da notare la medaglia d'oro della DLG - Società Tedesca per l’Agricoltura) che all'estero (miglior birrificio dell'anno secondo World Beer Championships e tantissime medaglie d'oro alle singole birre negli anni successivi e sempre allo stesso concorso).
Appagato dall'enorme successo decide, nel 2010, di tramandare tutta la sua esperienza e competenza ad un'altro Franz Inselkammer suo figlio primogenito che quindi difatto prende la direzione dell'azienda.
Con Franz Inselkammer III al timone altre importanti onoreficense vengono insignite al birrificio (miglior birrificio d'Europa secondo European Beer Star ed altre medaglie d'oro alle singole birre) e ciò conferma che i principi qualitativi inseguiti e raggiunti dal padre hanno trovato in lui uno degno successore capace di impegnarsi a far restare inalterata la bontà delle proprie birre.
Oggi Ayinger Privat Brauerei è considerato tra i migliori e più tecnologicamente avanzati birrrifici esistenti in Europa, capace di produrre circa 150.000 hl annui di birre originali del territorio e di eccezionale qualità.
ATTENZIONE:
Prodotto disponibile per la Vendita in Sede e per spedizioni verso:
Regione Campania, Basilicata, Puglia.
MODALITA' E COSTO SPEDIZIONE:
PILS - GERMAN.-----clicca e scopri-----
Inutile nascondersi, se usi il termine “birra” tutti pensano alla Pils. Dorata, col suo cappello di schiuma e quel tocco di amaro che spesso divide il pubblico.
Si può considerare uno dei primi stili “moderni” ed oggi è arrivata ad occupare circa il 75% del mercato. Una birra “base” che fa della qualità dei quattro ingredienti classici che la compongono la propria forza. Sì, perché se dici acqua ci vuole quella “dolce” tipica di Plzen in repubblica Ceca. Se dici malto intendi solo quello locale della Moravia. E anche il mitico Saaz sempre dalle campagne lì attorno arriva.
Solo il lievito usato da Joseph Groll (birraio bavarese, che ha creato la Pils) pare sia stato fornito dal birraio stesso. Ecco perché Repubblica Ceca e Germania si contendono la paternità dello stile, anche se oggi le parole Bohemian e German indicano due sottocategorie diverse e ben definite, con le loro differenze e particolarità.
Ma andiamo per ordine… Era il 1842 nella cittadina di Plzen e la pessima qualità della birra locale diede il via addirittura ad una rivolta. In segno di protesta vengono riversati nella piazza principale del paese svariati fusti di birra. L’associazione dei birrai locali decide così di correre ai ripari e si arriva ad individuare in Joseph Groll il birraio che diventerà tra i più iconici della storia brassicola europea. (anche se dopo questa grande intuizione finì dimenticato piuttosto in fretta). Il successo è immediato quando sbalorditivo. Mai si era vista una birra così limpida e dal profilo aromatico netto e pulito. In più con l’avvento dei bicchieri di vetro e non più di ceramica era il prodotto perfetto da mettere in boccali trasparenti.
Lo stile sbarca subito nella vicina Germania e in tutta l’Europa e, seppur con le proprie varianti, diventerà popolarissimo. Questo grande successo però farà sì che l’industria si appropri e faccia suo lo stile, modificandolo gradatamente fino a renderlo un prodotto molto lontano da quello che dovrebbe essere ed era. Col passare del tempo è stato completamente stravolto, appiattito, svilito. Stile che negli USA si è poi trasformato in “light beer” peggiorandone ancor di più qualità e reputazione, con “consigli” sul servizio agli antipodi di ogni sensata regola.
Addirittura, la Pils come la Helles, in un passato molto recente è stata perfino snobbata da certi promotori di birra artigianale che anzicchè attirare l'attenzione dei produttori craft verso questo stile e magari invogliarli a praticare produzioni originali, si ostinavano a reputarla appartenente alla sola filosofia produttiva industriale e pertanto la consideravano come il prodotto del nemico.
Per fortuna oggi il trend sta cambiando e molti microbirrifici si cimentano in questo stile che facile non è. Delicato e leggero ma al tempo stesso deciso e con una sua identità, tutt’altro che banale, che non lascia margine di errore al birraio. Sono state rivisitate in una chiave più moderna, molti birrifici ne propongono una loro versione ed i birrai Italiani sono considerati quali veri innovatori dello stile per essere stati i primi ad utilizzare la tecnica del Dry Hopping o del Late Hopping, con luppoli provenienti della Repubblica Ceca e dalla Germania (anche nuove specialità da aroma), in produzione.
Certo, il mondo craft offre prodotti molto più complessi come le profumatissime IPA, le aspre Gueuze, le possenti Imperial Stout ecc ecc…, ma spesso riscoprire la semplicità di una birra fresca e buona da bere al bancone è bello e appagante. Sì, perché cos’altro serve?
Ma adesso parliamo della versione prodotta e consumata (ma anche molto esportata) nella Germania.
Le prime interpretazioni apparvero in baviera intorno al 1870 rivelandosi più luppolate della versione ceca per via delle acque più dure della regione.
È prodotta tipicamente per infusione o ammostamento a decotto singolo, con una miscela specifica di soli malti e luppoli tedeschi. Salendo dalla Baviera al nord della Germania le produzioni tendono ad assumere un gusto più secco ed è facile imbattersi in versioni molto luppolate localmente definite Ur-Pils.
E' amara dal corpo leggero, molto attenuata, color oro, mostra un'eccellente ritenzione in schiuma e un elegante aroma floreale di luppolo.
Fresca, pulita e rinfrescante, una German Pils mette in mostra il malto e il luppolo tedeschi della migliore qualità.
"PILS - GERMAN" una denominazione che proviamo a descrivere così:
Aspetto: Da paglierino a oro chiaro, da brillante a molto limpido, con una schiuma bianca cremosa e persistente.
Aroma: Carattere di malto da medio-basso a basso granuloso-dolce-ricco (spesso con un miele leggero e una qualità di cracker leggermente tostato) e luppolo floreale, speziato o erbaceo caratteristico. Profilo di fermentazione pulito. Può opzionalmente avere una leggera nota sulfureo che proviene dall'acqua tanto quanto il lievito. I luppoli sono da moderatamente bassi a moderatamente alti, ma non dovrebbero dominare totalmente la presenza di malto. Gli esempi unidimensionali sono inferiori alle qualità più complesse quando tutti gli ingredienti sono percepiti. Può avere una nota di fondo molto bassa di DMS.
Sapore: L'amaro da luppolo da medio ad alto domina il palato e permane nel retrogusto. Il carattere di malto granuloso-dolce da moderato a moderatamente basso supporta l'amaro del luppolo. Sapore di luppolo floreale, speziato o erbaceo da basso ad alto. Profilo di fermentazione pulito. Finale da secco a medio secco, croccante, ben attenuato con retrogusto amaro e leggero sapore di malto. Gli esempi realizzati con acqua con livelli di solfati più elevati spesso avranno un sapore di solfuro basso che accentua la secchezza e allunga il finale; questo è accettabile ma non obbligatorio. Alcune versioni hanno un finale morbido con più un sapore di malto, ma ancora con un notevole amaro e sapore da luppolo, con l'equilibrio ancora verso l'amaro.
Sensazione al palato: Corpo medio leggero. Carbonatazione da media ad alta.
Storia: Adattato dalla Czech Pilsner per adattarsi alle condizioni di produzione della birra in Germania, in particolare l'acqua con un contenuto di minerali più elevato e le varietà di luppolo domestico. Prodotta per la prima volta in Germania all'inizio degli anni 1870. Divenne più popolare dopo la seconda guerra mondiale quando le scuole di birra tedesche enfatizzarono le tecniche moderne. Insieme alla sua birra sorella, la Czech Pilsner, è l'antenata degli stili di birra più prodotti oggi. Le IBU medie di molti esempi commerciali ben considerati sono diminuite nel tempo.
Commenti: Gli esempi moderni di Pils tendono a diventare più chiari, più secchi nel finale e più amari man mano che ci si sposta da sud a nord in Germania, spesso rispecchiando l'aumento di solfato nell'acqua. Le Pils trovate in Baviera tendono ad essere un po 'più morbidi nell'amaro con più sapore di malto e carattere di luppolo tardivo, ma ancora con luppolo e freschezza sufficienti per differenziarsi da un Helles. In Germania l'uso del termine "Pils" è più comune di "Pilsner" per differenziarlo dallo stile ceco e (alcuni dicono) per mostrare rispetto.
Ingredienti: Malto continentale Pilsner, varietà di luppolo tedesco (soprattutto varietà di tipo Saazer come Tettnanger, Hallertauer e Spalt per gusto e aroma; Saaz è meno comune), lievito lager tedesco.
Caratteristiche generali:
O.G. : 1.044-1.050
F.G. : 1.008 - 1.013
IBU : 22 - 40
SRM : 2 - 5
ABV : 4,4% - 5,2%
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