

UNTAPPD_Tappi 4 (max 5)
Berliner Weisse e Berliner Weisse Flavored
DK_Mikkeller
FERMENTAZ._Controllata in Alta
PRODUZIONE_Artigiananle
°ALC_Medio (4,7°_5,9° Alc.)
VISTA_Rossa Vel. (32_42 EBC)
PROFUMO_Acido o Aspro
GUSTO_Acidulo
NAZIONE_DK_Danimarca
Aroma fresco ed acidulo di succo di lampone seguito da toni agrumati di limone e grano.
Corpo leggero, consistenza sottile, carbonicazione medio-alta.
Al palato domina un’acidità lattica pulita con una sapidità complementare che ricorda l’impasto del pane.
Fresca, rinfrescante con succosa acidità, si congeda con un finale molto secco ed aspro.
Mikkeller Brewery.
Mikkel Borg Bjergsø è sicuramente il più famoso e fantasioso esponente dei cosiddetti “birrai zingari” del pianeta, così chiamati perché girano il mondo realizzando le proprie cotte servendosi di attrezzature appartenenti ad altre brewery. La sua società non gestisce una fabbrica di birra ufficiale ma coopera con diversi produttori per creare le proprie ricette.
Il progetto Mikkeller nasce nel 2006 a Copenhagen per volontà dello stesso Mikkel Borg Bjergsø, all'epoca insegnante di matematica e fisica, e di un giornalista Kristian Klarup Keller dopo un lungo periodo di sperimentazione di alcune ricette effettuate per lo più nella cucina della mensa scolastica o del suo appartamento.
In verità le prime produzioni sono cloni di birre già esistenti che comunque si rivelano di ottima qualità e spingono Mikkel e Kristian ad elaborare proprie ricette. Le nuove creazioni partecipano a diversi concorsi Nazionali vincendone molti e pertanto nel 2005 i due fanno gestire la promozione e la commercializzazione dei lotti sperimentali al fratello gemello di Mikkel, Jeppe Jarnit-Bjergsø, (anch’esso appassionato di birra e fondatore nel 2010 del progetto “Evil Twin Brewing”), attraverso il suo beershop.
Incoraggiati dalla richiesta, Mikkel e Kristian costituiscono così nel 2006 la società chiamata "Mikkeller" e fanno la loro prima apparizione ufficiale al “Beer Festival di Copenaghen”, dove presentano, ottenendo un enorme successo, otto birre diverse.
La popolarità ottenuta li porta ad un accordo di distribuzione internazionale con l’importatore americano Shelton Brothers e per far fronte alla domanda i due brassano le proprie birre, non avendo una propria sede, alla De Proefbrouwerij in Belgio avvalendosi della consulenza tecnica di un esperto come Dirk Naudts.
Nel 2007, Keller decide di uscire dalla società perchè ha accettato un importante incarico giornalistico/editoriale e da quel momento in poi Bjergsø guida le produzioni da solo. L’impegno nel realizzare birre di concezione moderna che superano i confini conosciuti senza sfociare in prodotti dalla dubbia bevibilità viene ampiamente ricompensato con importanti riconoscimenti morali ed economici. Le sue birre all'epoca definite da competenti relatori di riviste birrarie: audaci, uniche, insolite, innovative ed altamente sperimentali, di sicuro hanno contribuito a gettare le basi della "Craft Revolution".
Dall’anno di fondazione ha prodotto oltre un migliaio di birre, vendute in oltre 40 paesi in tutto il mondo e prodotte, in linea con la filosofia aziendale, in strutture ospitaliti selezionate in Belgio, Danimarca, Norvegia, Regno Unito, Scozia e Stati Uniti.
Le innumerevoli birre realizzate, frutto anche d’importanti collaborazioni con microbreweries e ristoranti più importanti al mondo, interpretano un’immensa gamma di stili: sulle etichette delle stesse immette opere d’arte immediatamente identificabili. Alcune birre sono costantemente in produzione, mentre la maggior parte sono disponibili solo per un tempo limitato, in piccoli lotti o in una determinata area geografica o in tutti questi elementi connessi.
Dal 2012 organizza l’attuale “Mikkeller Beer Celebration Copenhagen” (ex Copenhagen Beer Celebration): una rassegna che ospita le migliori birrerie a livello mondiale e rappresenta una delle manifestazioni più interessanti e coinvolgenti del settore.
Innumerevoli i riconoscimenti, dal primo premio vinto nel 2006 e riconfermato nel 2008 e 2009 in Danimarca al "Danish Brewery of the Year", sino al riconoscimento tra l’élite mondiale dei birrifici.
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